Il lituano è la lingua ufficiale della Repubblica di Lituania dal 1918. L’unica lingua a cui essa si avvicina è il lettone, parlato nella vicina Lettonia. Il lituano non è dunque una lingua slava, nè tanto meno finnica (come l’estone, ad esempio). La lingua lituana affascina per i suoi arcaismi. Si dice infatti che sia una delle lingue più antiche d’Europa e non è un caso se i fondatori della linguistica comparata e gli studiosi di glottologia se ne siano occupati fin dal XIX secolo, quando ancora la Lituania non esisteva come stato nazionale e la lingua lituana non aveva ancora lo status di lingua ufficiale.
Il lituano allora era parlato a Kaunas, Šiauliai, Panėvėžys, Marijampolė, Alytus, Suvalkai, Seiniai (oggi in Polonia), in quella che allora era la Prussia orientale tedesca, in altre città minori e nelle campagne, mentre a Vilnius, la capitale del paese, erano prevalentemente diffusi il polacco e l’yddish, usato dagli ebrei di Lituania. Solo i movimenti del Risorgimento nazionale conferirono dignità scritta e letteraria alla lingua lituana.
Il lituano è una lingua sintetica, la cui grammatica presenta un sistema di declinazioni piuttosto articolato. Esistono cinque declinazioni del nome, ognuna dotata di sette casi flessivi. Anche il sistema verbale è complesso. L’uso corretto dei verbi richiede infatti la conoscenza dei loro paradigmi.